venerdì 4 aprile 2008

CARA ADA: Recensione di Renzo Montagnoli

Questo racconto, vincitore del Premio Tabula Fati edizione 2006, si dipana sul filo del ricordo, con un io narrante, testimone all’epoca dei fatti, che fa riemergere dal passato un ricordo soffuso, ancora coperto dalla patina del tempo.
E’, più che una vicenda, una sorta di diario intimo scritto a posteriori e questo indubbiamente dà risalto a una storia abbastanza normale, almeno per i tempi in cui è stata ambientata (dagli anni 30 fino alla fine della seconda guerra mondiale).
E’ la gioventù di questo io narrante la protagonista della vicenda, con fatti visti a suo tempo con occhi inesperti, lentamente metabolizzati e poi restituiti alla dignità del ricordo, con un tono di distaccata malinconia.
E così troviamo un fratello aviatore, un suo compagno d’armi, non una, ma bensì due Ada, la guerra, due lettere erroneamente scambiate, il triste epilogo dei protagonisti.
Se la vicenda non è particolarmente originale, la sua trasposizione è frutto di un accurato lavoro volto a rappresentare, nella sua semplicità, un periodo di storia familiare che riaffiora negli anni della senilità, una sorta di testamento, prima a beneficio dell’autore e poi dei suoi posteri.
Non si creda, però, che il significato di questo racconto sia forzatamente limitato a una ristretta cerchia di interessati, perché in Musati è ben presente l’importanza del ricordo, la sua lenta assimilazione per giungere a un presente cosciente in cui, la consapevolezza che nulla è possibile per cambiare il destino, finisce con il costituire la base per affrontare il futuro.
E quelle immagini di un’epoca, quasi virate in seppia, non sono altro che il patrimonio di vita che un uomo si porta appresso.
E’ un racconto molto bello e quindi assolutamente da non perdere.

Renzo Montagnoli

http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&det=3409

venerdì 14 marzo 2008

IL PITTORE MERDAZZÉR: Recensione di Renzo Montagnoli

Secondo classificato alla quarta edizione del premio letterario “Tabula Fati” 2006, questo racconto conferma le capacità di narratrice di Fiorella Borin, autrice veneziana piuttosto nota e in possesso di una tecnica per niente trascurabile.
Ciò che stupisce in questo libro è la capacità - pur a fronte di una vicenda nel complesso non particolarmente originale - di avvincere il lettore con un ritmo incalzante, sostenuto da un’ironia che a tratti si trasforma in vero e proprio umorismo.
Non dirò nulla della trama per non togliere il gusto della lettura, ma mi preme sottolineare in questa sede come l’intento della scrittrice sia quello di mettere alla berlina certi faciloni, peraltro non rari, che ambiscono al prestigio pur non avendone le indispensabili capacità.
Per il resto è una piccola commedia degli equivoci ben sorretta dalla mano esperta della Borin che la conduce fino in fondo senza incorrere in cadute di stile o anche di dubbio gusto, considerato a che si riferisce il merdazzèr del titolo.
E’ una lettura, quindi, agevole e senz’altro divertente.

Renzo Montagnoli


http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&c=&det=3343&valRcc=dGFidWxhIGZhdGk=

sabato 1 marzo 2008

Novità: CARA ADA di Fabio Musati

“Ogni parola che scende sulla carta rimarrà nel tempo, sarà letta numerose volte, riletta, custodita negli anni, incisa nella mente della persona cui capiterà sotto gli occhi. Sarà una scultura della mente, una fotografia del pensiero: Cara Ada.
Quante volte Ada avrà riletto queste due lettere che ho di fronte a me? Quanti sogni avranno prodotto all’inizio quelle parole, scelte con cura, con attenzione, da chi ben sapeva quanto una lettera allora fosse importante, ponderosa, memorabile? Quante lacrime avrà versato successivamente pensando all’amore perduto, all’occasione mancata, al destino sfuggito chissà dove?”
È un destino beffardo a giocare con il nome e la vita di due donne negli anni del fascismo in un paesino della Valsesia. Il cielo, da paradiso, diventa l’inferno rovesciato dal quale piovono fuoco di granate e qualche lettera indirizzata ad Ada.


Fabio Musati, classe 1957, è originario della Valsesia e vive a Milano con la moglie Valeria e il figlio Guido. Nel giugno 2005 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti dal titolo Nel corpo del tempo per i tipi di Artemis e la seconda è in corso di pubblicazione con Prospettiva Editrice.
Nel biennio 2005-2006 ha vinto vari concorsi di narrativa breve tra i quali la sezione G. Caporale del Premio Teramo 2006 e la quarta edizione del Premio Tabula fati, primo assoluto con Cara Ada. Nel 2006 è stato inoltre assistente alla drammaturgia dello spettacolo teatrale 1989. Crolli della compagnia ATIR di Milano.



Fabio Musati
CARA ADA
Racconto primo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Elena Pacaccio
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-111-7]
Pagg. 48 - € 4,50

http://www.edizionitabulafati.it/caraada.htm