il Novellino
sabato 7 aprile 2012
venerdì 30 marzo 2012
domenica 15 gennaio 2012
Novità: È COSÌ CHE NASCE UNA STORIA di Umberto Timmonieri
Con estrema semplicità Umberto Timmonieri, da esperto comunicatore qual è, ci regala uno spaccato di un mondo probabilmente più complesso di come vuol farlo apparire, ma proprio per questo maggiormente credibile.
Usando la metafora della fiaba, la prima parte di questa raccolta, delinea un pensiero severo e senza appello su un uomo che ormai è preda della società in cui vive, addirittura in molti casi vittima di sé e delle bruttezze che ha creato con le proprie mani.
Un libro di riflessioni, ma anche di domande. Perché il senso delle riflessioni porta proprio alla formulazione di domande alle quali non è facile dare una risposta.
Come quella che chiude il libro, in maniera lapidaria, secca, essenziale. È, ovviamente, una provocazione, un’àncora lanciata al lettore che viene stimolato a continuare la trattazione, a fornire una personale e originale chiave di lettura degli scritti di Umberto Timmonieri.
Umberto Timmonieri, nato ad Aversa (CE) nel 1960, comincia la sua attività giornalistica e di conduttore televisivo, sia a livello locale che nazionale, nella prima metà degli anni Ottanta con il sorgere delle Tv locali.
Appassionato di sport, fin da giovanissimo, svolge una intensa attivà agonistica con il tennis, sui campi nazionali della serie A, e con il rugby nelle fila dell’Imeva di Benevento, per poi abbandonarli a causa di motivi di salute, per divenire progressivamente non vedente da oltre quindici anni.
Ha compiuto studi universitari in campo medico e linguistico, e svolto anche attività politica in campo ambientalista.
Con l’emittente televisiva TRSP ha dato vita a un notevole numero di format che vengono trasmessi anche in mondovisione: programmi di trattenimento e approfondimento su temi culturali, politici, sociali e religiosi, tra i quali TGInsieme, Tuttolibri, Il senso della vita, per citarne solo alcuni.
La silloge di racconti È così che nasce una storia è il suo esordio nella narrativa.
Umberto Timmonieri
È COSÌ CHE NASCE UNA STORIA
Presentazione di Arturo Bernava
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-248-5]
Pag. 72 - € 7,00
http://www.edizionitabulafati.it/nasceunastoria.htm
Usando la metafora della fiaba, la prima parte di questa raccolta, delinea un pensiero severo e senza appello su un uomo che ormai è preda della società in cui vive, addirittura in molti casi vittima di sé e delle bruttezze che ha creato con le proprie mani.
Un libro di riflessioni, ma anche di domande. Perché il senso delle riflessioni porta proprio alla formulazione di domande alle quali non è facile dare una risposta.
Come quella che chiude il libro, in maniera lapidaria, secca, essenziale. È, ovviamente, una provocazione, un’àncora lanciata al lettore che viene stimolato a continuare la trattazione, a fornire una personale e originale chiave di lettura degli scritti di Umberto Timmonieri.
Umberto Timmonieri, nato ad Aversa (CE) nel 1960, comincia la sua attività giornalistica e di conduttore televisivo, sia a livello locale che nazionale, nella prima metà degli anni Ottanta con il sorgere delle Tv locali.
Appassionato di sport, fin da giovanissimo, svolge una intensa attivà agonistica con il tennis, sui campi nazionali della serie A, e con il rugby nelle fila dell’Imeva di Benevento, per poi abbandonarli a causa di motivi di salute, per divenire progressivamente non vedente da oltre quindici anni.
Ha compiuto studi universitari in campo medico e linguistico, e svolto anche attività politica in campo ambientalista.
Con l’emittente televisiva TRSP ha dato vita a un notevole numero di format che vengono trasmessi anche in mondovisione: programmi di trattenimento e approfondimento su temi culturali, politici, sociali e religiosi, tra i quali TGInsieme, Tuttolibri, Il senso della vita, per citarne solo alcuni.
La silloge di racconti È così che nasce una storia è il suo esordio nella narrativa.
Umberto Timmonieri
È COSÌ CHE NASCE UNA STORIA
Presentazione di Arturo Bernava
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-248-5]
Pag. 72 - € 7,00
http://www.edizionitabulafati.it/nasceunastoria.htm
martedì 10 gennaio 2012
Novità: UN'ORA CON TE di Rita La Rovere
Una cinquantenne al supermercato tra cascami di pubblicità, canzonette, telefonini e prodotti light, si inoltra in un bilancio della sua vita, simile ad un infinito spot pubblicitario che mixa preoccupazioni famigliari a prodotti per la casa, rimpianti e desideri a offerte speciali.
Ma il suo sabato sanamente consumista viene bruscamente interrotto dalla notizia che il marito ha avuto un malore. Lo troverà morente.
E quando cercherà di ricordare l’ultima volta che si sono baciati, le tornerà in mente solo la prima…
Un giorno di fine estate, un’ora precisa, un minuto per trattenere il respiro, un attimo per ricordare.
Per sempre.
Rita La Rovere, Aquario con Luna Leone, è laureata in Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere Moderne Università degli Studi de L’Aquila. Studiosa di Astrologia, ha collaborato con "Astrodonna", "Il Messaggero", "Il Tempo", "Il Segnaposto", "Capri-Vip", "Radio 103", "Centax-Telecom", "Vario", "Telemare" e "Uvarte 93".
Vincitrice del concorso “Voci nuove in Astrologia” promosso da "Astra-Corriere della Sera", con “Abruzzo sotto il segno della Vergine”. Per "La Voce" di Indro Montanelli ha redatto “Stelle di pillole, previsioni quotidiane”. Con il racconto Un’ora con te, ha vinto il XXXIII Premio Teramo dedicato a Mario Pomilio.
È stata delegata per Pescara del CIDA (Centro Italiano di Discipline Astrologiche), al cui albo professionale è iscritta dalla sua fondazione.
Ha pubblicato: Sotto il cielo di Capri. Personaggi luoghi e simboli dello Zodiaco (La Conchiglia, Capri) e Lettere d'amore dallo Zodiaco (Tabula fati, Chieti).
Vive a Chieti e, oltre a svolgere l’attività di giornalista, organizza corsi di formazione, incontri e seminari astrologici.
Rita La Rovere
UN'ORA CON TE
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-252-2]
Pag. 48 - € 5,00
http://www.edizionitabulafati.it/unoraconte.htm
Ma il suo sabato sanamente consumista viene bruscamente interrotto dalla notizia che il marito ha avuto un malore. Lo troverà morente.
E quando cercherà di ricordare l’ultima volta che si sono baciati, le tornerà in mente solo la prima…
Un giorno di fine estate, un’ora precisa, un minuto per trattenere il respiro, un attimo per ricordare.
Per sempre.
Rita La Rovere, Aquario con Luna Leone, è laureata in Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere Moderne Università degli Studi de L’Aquila. Studiosa di Astrologia, ha collaborato con "Astrodonna", "Il Messaggero", "Il Tempo", "Il Segnaposto", "Capri-Vip", "Radio 103", "Centax-Telecom", "Vario", "Telemare" e "Uvarte 93".
Vincitrice del concorso “Voci nuove in Astrologia” promosso da "Astra-Corriere della Sera", con “Abruzzo sotto il segno della Vergine”. Per "La Voce" di Indro Montanelli ha redatto “Stelle di pillole, previsioni quotidiane”. Con il racconto Un’ora con te, ha vinto il XXXIII Premio Teramo dedicato a Mario Pomilio.
È stata delegata per Pescara del CIDA (Centro Italiano di Discipline Astrologiche), al cui albo professionale è iscritta dalla sua fondazione.
Ha pubblicato: Sotto il cielo di Capri. Personaggi luoghi e simboli dello Zodiaco (La Conchiglia, Capri) e Lettere d'amore dallo Zodiaco (Tabula fati, Chieti).
Vive a Chieti e, oltre a svolgere l’attività di giornalista, organizza corsi di formazione, incontri e seminari astrologici.
Rita La Rovere
UN'ORA CON TE
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-252-2]
Pag. 48 - € 5,00
http://www.edizionitabulafati.it/unoraconte.htm
giovedì 10 febbraio 2011
Novità: MONTACUTO, 8 febbraio 2008, di Elisabetta Papa
Uscire di prigione, non sempre significa riacquistare la libertà, se la prigione un uomo se la porta dentro. Le sbarre del rimorso, le serrature del pentimento, i cancelli delle angosce e dell’impotenza, nessuno riuscirà più ad aprirli.
Solo il perdono delle persone cui si è fatto del male, forse, potrebbe.
Ma per Corrado non c’è spazio per il perdono.
E allora scrive. Una lunga lettera a Tiziano, suo figlio, per tentare di spiegargli che cosa lo ha spinto a diventare un assassino. Si accontenta di questo. Che Tiziano sappia come sono andate le cose. Non può sperare altro.
Ma Tiziano non sembra disposto a credergli. Legge quelle righe con repulsa, mentre spia la luce accesa nella camera della madre che sta morendo per colpa dell’uomo che ora gli scrive. Che era stato, un tempo, suo padre.
L’esito finale è per tutti lo stesso: solitudine. La solitudine di chi non riesce a perdonare e quella di chi sa di non poter essere perdonato perché ha distrutto tutto ciò che gli apparteneva.
Elisabetta Papa è nata ad Ancona e da vari anni risiede a Chiaravalle, dove insegna nella Scuola Primaria.
Da lettrice accanita di gialli, noir e polizieschi ha accettato, solo da pochi anni, la sfida dello scrivere.
Alcuni suoi racconti sono finiti tra i finalisti di vari concorsi letterari. Montacuto, 8 febbraio 2008 le ha regalato la prima, importante, vittoria.
Elisabetta Papa
MONTACUTO, 8 febbraio 2008
Racconto primo classificato al Premio Tabula fati 2008
Copertina di Pellegrino Capobianco
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-177-8]
Pagg. 48 - € 5,00
http://www.edizionitabulafati.it/montacuto.htm
Solo il perdono delle persone cui si è fatto del male, forse, potrebbe.
Ma per Corrado non c’è spazio per il perdono.
E allora scrive. Una lunga lettera a Tiziano, suo figlio, per tentare di spiegargli che cosa lo ha spinto a diventare un assassino. Si accontenta di questo. Che Tiziano sappia come sono andate le cose. Non può sperare altro.
Ma Tiziano non sembra disposto a credergli. Legge quelle righe con repulsa, mentre spia la luce accesa nella camera della madre che sta morendo per colpa dell’uomo che ora gli scrive. Che era stato, un tempo, suo padre.
L’esito finale è per tutti lo stesso: solitudine. La solitudine di chi non riesce a perdonare e quella di chi sa di non poter essere perdonato perché ha distrutto tutto ciò che gli apparteneva.
Elisabetta Papa è nata ad Ancona e da vari anni risiede a Chiaravalle, dove insegna nella Scuola Primaria.
Da lettrice accanita di gialli, noir e polizieschi ha accettato, solo da pochi anni, la sfida dello scrivere.
Alcuni suoi racconti sono finiti tra i finalisti di vari concorsi letterari. Montacuto, 8 febbraio 2008 le ha regalato la prima, importante, vittoria.
Elisabetta Papa
MONTACUTO, 8 febbraio 2008
Racconto primo classificato al Premio Tabula fati 2008
Copertina di Pellegrino Capobianco
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-177-8]
Pagg. 48 - € 5,00
http://www.edizionitabulafati.it/montacuto.htm
venerdì 4 aprile 2008
CARA ADA: Recensione di Renzo Montagnoli
Questo racconto, vincitore del Premio Tabula Fati edizione 2006, si dipana sul filo del ricordo, con un io narrante, testimone all’epoca dei fatti, che fa riemergere dal passato un ricordo soffuso, ancora coperto dalla patina del tempo.
E’, più che una vicenda, una sorta di diario intimo scritto a posteriori e questo indubbiamente dà risalto a una storia abbastanza normale, almeno per i tempi in cui è stata ambientata (dagli anni 30 fino alla fine della seconda guerra mondiale).
E’ la gioventù di questo io narrante la protagonista della vicenda, con fatti visti a suo tempo con occhi inesperti, lentamente metabolizzati e poi restituiti alla dignità del ricordo, con un tono di distaccata malinconia.
E così troviamo un fratello aviatore, un suo compagno d’armi, non una, ma bensì due Ada, la guerra, due lettere erroneamente scambiate, il triste epilogo dei protagonisti.
Se la vicenda non è particolarmente originale, la sua trasposizione è frutto di un accurato lavoro volto a rappresentare, nella sua semplicità, un periodo di storia familiare che riaffiora negli anni della senilità, una sorta di testamento, prima a beneficio dell’autore e poi dei suoi posteri.
Non si creda, però, che il significato di questo racconto sia forzatamente limitato a una ristretta cerchia di interessati, perché in Musati è ben presente l’importanza del ricordo, la sua lenta assimilazione per giungere a un presente cosciente in cui, la consapevolezza che nulla è possibile per cambiare il destino, finisce con il costituire la base per affrontare il futuro.
E quelle immagini di un’epoca, quasi virate in seppia, non sono altro che il patrimonio di vita che un uomo si porta appresso.
E’ un racconto molto bello e quindi assolutamente da non perdere.
Renzo Montagnoli
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&det=3409
E’, più che una vicenda, una sorta di diario intimo scritto a posteriori e questo indubbiamente dà risalto a una storia abbastanza normale, almeno per i tempi in cui è stata ambientata (dagli anni 30 fino alla fine della seconda guerra mondiale).
E’ la gioventù di questo io narrante la protagonista della vicenda, con fatti visti a suo tempo con occhi inesperti, lentamente metabolizzati e poi restituiti alla dignità del ricordo, con un tono di distaccata malinconia.
E così troviamo un fratello aviatore, un suo compagno d’armi, non una, ma bensì due Ada, la guerra, due lettere erroneamente scambiate, il triste epilogo dei protagonisti.
Se la vicenda non è particolarmente originale, la sua trasposizione è frutto di un accurato lavoro volto a rappresentare, nella sua semplicità, un periodo di storia familiare che riaffiora negli anni della senilità, una sorta di testamento, prima a beneficio dell’autore e poi dei suoi posteri.
Non si creda, però, che il significato di questo racconto sia forzatamente limitato a una ristretta cerchia di interessati, perché in Musati è ben presente l’importanza del ricordo, la sua lenta assimilazione per giungere a un presente cosciente in cui, la consapevolezza che nulla è possibile per cambiare il destino, finisce con il costituire la base per affrontare il futuro.
E quelle immagini di un’epoca, quasi virate in seppia, non sono altro che il patrimonio di vita che un uomo si porta appresso.
E’ un racconto molto bello e quindi assolutamente da non perdere.
Renzo Montagnoli
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&det=3409
venerdì 14 marzo 2008
IL PITTORE MERDAZZÉR: Recensione di Renzo Montagnoli
Secondo classificato alla quarta edizione del premio letterario “Tabula Fati” 2006, questo racconto conferma le capacità di narratrice di Fiorella Borin, autrice veneziana piuttosto nota e in possesso di una tecnica per niente trascurabile.
Ciò che stupisce in questo libro è la capacità - pur a fronte di una vicenda nel complesso non particolarmente originale - di avvincere il lettore con un ritmo incalzante, sostenuto da un’ironia che a tratti si trasforma in vero e proprio umorismo.
Non dirò nulla della trama per non togliere il gusto della lettura, ma mi preme sottolineare in questa sede come l’intento della scrittrice sia quello di mettere alla berlina certi faciloni, peraltro non rari, che ambiscono al prestigio pur non avendone le indispensabili capacità.
Per il resto è una piccola commedia degli equivoci ben sorretta dalla mano esperta della Borin che la conduce fino in fondo senza incorrere in cadute di stile o anche di dubbio gusto, considerato a che si riferisce il merdazzèr del titolo.
E’ una lettura, quindi, agevole e senz’altro divertente.
Renzo Montagnoli
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&c=&det=3343&valRcc=dGFidWxhIGZhdGk=
Ciò che stupisce in questo libro è la capacità - pur a fronte di una vicenda nel complesso non particolarmente originale - di avvincere il lettore con un ritmo incalzante, sostenuto da un’ironia che a tratti si trasforma in vero e proprio umorismo.
Non dirò nulla della trama per non togliere il gusto della lettura, ma mi preme sottolineare in questa sede come l’intento della scrittrice sia quello di mettere alla berlina certi faciloni, peraltro non rari, che ambiscono al prestigio pur non avendone le indispensabili capacità.
Per il resto è una piccola commedia degli equivoci ben sorretta dalla mano esperta della Borin che la conduce fino in fondo senza incorrere in cadute di stile o anche di dubbio gusto, considerato a che si riferisce il merdazzèr del titolo.
E’ una lettura, quindi, agevole e senz’altro divertente.
Renzo Montagnoli
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&c=&det=3343&valRcc=dGFidWxhIGZhdGk=
sabato 1 marzo 2008
Novità: CARA ADA di Fabio Musati
“Ogni parola che scende sulla carta rimarrà nel tempo, sarà letta numerose volte, riletta, custodita negli anni, incisa nella mente della persona cui capiterà sotto gli occhi. Sarà una scultura della mente, una fotografia del pensiero: Cara Ada.
Quante volte Ada avrà riletto queste due lettere che ho di fronte a me? Quanti sogni avranno prodotto all’inizio quelle parole, scelte con cura, con attenzione, da chi ben sapeva quanto una lettera allora fosse importante, ponderosa, memorabile? Quante lacrime avrà versato successivamente pensando all’amore perduto, all’occasione mancata, al destino sfuggito chissà dove?”
È un destino beffardo a giocare con il nome e la vita di due donne negli anni del fascismo in un paesino della Valsesia. Il cielo, da paradiso, diventa l’inferno rovesciato dal quale piovono fuoco di granate e qualche lettera indirizzata ad Ada.
Fabio Musati, classe 1957, è originario della Valsesia e vive a Milano con la moglie Valeria e il figlio Guido. Nel giugno 2005 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti dal titolo Nel corpo del tempo per i tipi di Artemis e la seconda è in corso di pubblicazione con Prospettiva Editrice.
Nel biennio 2005-2006 ha vinto vari concorsi di narrativa breve tra i quali la sezione G. Caporale del Premio Teramo 2006 e la quarta edizione del Premio Tabula fati, primo assoluto con Cara Ada. Nel 2006 è stato inoltre assistente alla drammaturgia dello spettacolo teatrale 1989. Crolli della compagnia ATIR di Milano.
Fabio Musati
CARA ADA
Racconto primo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Elena Pacaccio
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-111-7]
Pagg. 48 - € 4,50
http://www.edizionitabulafati.it/caraada.htm
Quante volte Ada avrà riletto queste due lettere che ho di fronte a me? Quanti sogni avranno prodotto all’inizio quelle parole, scelte con cura, con attenzione, da chi ben sapeva quanto una lettera allora fosse importante, ponderosa, memorabile? Quante lacrime avrà versato successivamente pensando all’amore perduto, all’occasione mancata, al destino sfuggito chissà dove?”
È un destino beffardo a giocare con il nome e la vita di due donne negli anni del fascismo in un paesino della Valsesia. Il cielo, da paradiso, diventa l’inferno rovesciato dal quale piovono fuoco di granate e qualche lettera indirizzata ad Ada.
Fabio Musati, classe 1957, è originario della Valsesia e vive a Milano con la moglie Valeria e il figlio Guido. Nel giugno 2005 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti dal titolo Nel corpo del tempo per i tipi di Artemis e la seconda è in corso di pubblicazione con Prospettiva Editrice.
Nel biennio 2005-2006 ha vinto vari concorsi di narrativa breve tra i quali la sezione G. Caporale del Premio Teramo 2006 e la quarta edizione del Premio Tabula fati, primo assoluto con Cara Ada. Nel 2006 è stato inoltre assistente alla drammaturgia dello spettacolo teatrale 1989. Crolli della compagnia ATIR di Milano.
Fabio Musati
CARA ADA
Racconto primo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Elena Pacaccio
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-111-7]
Pagg. 48 - € 4,50
http://www.edizionitabulafati.it/caraada.htm
martedì 10 aprile 2007
Novità: SENZA CORPO NON C'È REATO di Biancamaria Massaro
Molto prima che in Italia il termine “serial killer” diventasse di uso comune, in un apparentemente tranquillo paese di provincia scompaiono in pochi mesi quattro belle e bionde ragazze che lavoravano presso il castello dei Conti Labei, famiglia potente e rispettata da tutti. Paola, amica di una di loro e giornalista alle prime armi in cerca di scoop, decide di indagare coinvolgendo suo malgrado l’amico Marco, il quale è convinto che queste sparizioni non nascondano nulla di misterioso. Insieme porteranno alla luce verità scomode che i loro compaesani preferiscono occultare piuttosto che affrontare, perdendo così l’immagine perfetta che hanno della loro vita, privata e non. Anche se otterranno giustizia, i due investigatori improvvisati ne usciranno perciò più delusi che soddisfatti.
Biancamaria Massaro, nata a Roma nel 1970, nelle sue opere predilige affrontare i temi fantastici e i generi noir e thriller. Dal 2003 collabora con il sito www.latelanera.com, dedicato a tutti gli amanti del mistero. Molti suoi racconti sono presenti in antologie collettive. Si segnalano in particolare: Bambini cattivi (Melquìades), 666 passi nel delirio (Larcher) e Brividi a Roma (Alcyone). Con Tabula fati ha pubblicato nel 2005 il racconto di fantasy mediterranea La quercia dai rami d’oro. Nel 2007 è prevista l’uscita del suo primo romanzo thriller.
Biancamaria Massaro
SENZA CORPO NON C'È REATO
Racconto Terzo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Alice Burattini
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-115-X]
Pagg. 48 - € 4,50
http://www.edizionitabulafati.it/senzacorpo.htm
Biancamaria Massaro, nata a Roma nel 1970, nelle sue opere predilige affrontare i temi fantastici e i generi noir e thriller. Dal 2003 collabora con il sito www.latelanera.com, dedicato a tutti gli amanti del mistero. Molti suoi racconti sono presenti in antologie collettive. Si segnalano in particolare: Bambini cattivi (Melquìades), 666 passi nel delirio (Larcher) e Brividi a Roma (Alcyone). Con Tabula fati ha pubblicato nel 2005 il racconto di fantasy mediterranea La quercia dai rami d’oro. Nel 2007 è prevista l’uscita del suo primo romanzo thriller.
Biancamaria Massaro
SENZA CORPO NON C'È REATO
Racconto Terzo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Alice Burattini
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-115-X]
Pagg. 48 - € 4,50
http://www.edizionitabulafati.it/senzacorpo.htm
lunedì 2 aprile 2007
Novità: IL PITTORE MERDAZZÈR di Fiorella Borin
Anno Domini 1574. Costantino Ritsos, diciottenne greco di belle speranze, sbarca a Venezia con il sogno di entrare come apprendista nella bottega di Tiziano Vecellio. Ma il destino beffardo gli concede solo un maleodorante posto di merdazzèr, ovvero di netturbino. Anziché arrendersi alla malasorte, l’ingenuo Costantino continua a esercitarsi con pennelli e colori, convinto che prima o poi la gloria busserà alla sua porta. Nella cornice di una Venezia popolata di personaggi picareschi — dal marinaio Cristoforo all’inquietante sartina Genziana, alla nasuta suor Maria Euserbia Contarini fino a Semiramide regina dei ciarlatani — il protagonista vivrà avventure esilaranti, ma dovrà fare i conti con una realtà che non premia (e non perdona) gli sprovveduti.
Nata a Venezia nel 1955, laureata in psicologia, Fiorella Borin si è dedicata per qualche anno all’insegnamento di scienze umane e storia negli istituti superiori. Ha collaborato con l’Università di Padova come cultrice della materia; in seguito ha maturato qualche esperienza in seno a piccole case editrici e nelle redazioni di riviste letterarie. Attualmente collabora con un settimanale femminile del più importante gruppo editoriale italiano.
Oltre duecento suoi piccoli lavori di narrativa, poesia e saggistica sono presenti in antologie e riviste; il racconto La tela di Penelope è uscito sul mensile “Vera” (settembre 1995) commentato dallo scrittore Alberto Bevilacqua. Ha pubblicato il romanzo breve Le putine del Canal Gorzone (Montedit, Milano 2002), la raccolta di racconti La Signora del Tempio Nascosto (Alberto Perdisa Editore, Bologna 2003), il racconto storico-fantastico Il bosco dell’unicorno (Tabula fati, Chieti 2004), e i sei brevi romanzi storici: Mir i dobro (Montedit, Milano 2005), La sciarpa azzurra (Era Nuova, Perugia 2005), La congiura degli Olderichi (Edizioni Cofine, Roma 2007), Lo scrivano (Montedit, Milano 2007), Il pittore Merdazzèr (Tabula fati, Chieti 2007).
Ha vinto una novantina di primi premi in concorsi letterari nazionali e internazionali.
Fiorella Borin
IL PITTORE MERDAZZÈR
Racconto Secondo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Alice Burattini
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-113-3]
Pagg. 48 - € 4,50
http://www.edizionitabulafati.it/pittoremerdazzer.htm
Nata a Venezia nel 1955, laureata in psicologia, Fiorella Borin si è dedicata per qualche anno all’insegnamento di scienze umane e storia negli istituti superiori. Ha collaborato con l’Università di Padova come cultrice della materia; in seguito ha maturato qualche esperienza in seno a piccole case editrici e nelle redazioni di riviste letterarie. Attualmente collabora con un settimanale femminile del più importante gruppo editoriale italiano.
Oltre duecento suoi piccoli lavori di narrativa, poesia e saggistica sono presenti in antologie e riviste; il racconto La tela di Penelope è uscito sul mensile “Vera” (settembre 1995) commentato dallo scrittore Alberto Bevilacqua. Ha pubblicato il romanzo breve Le putine del Canal Gorzone (Montedit, Milano 2002), la raccolta di racconti La Signora del Tempio Nascosto (Alberto Perdisa Editore, Bologna 2003), il racconto storico-fantastico Il bosco dell’unicorno (Tabula fati, Chieti 2004), e i sei brevi romanzi storici: Mir i dobro (Montedit, Milano 2005), La sciarpa azzurra (Era Nuova, Perugia 2005), La congiura degli Olderichi (Edizioni Cofine, Roma 2007), Lo scrivano (Montedit, Milano 2007), Il pittore Merdazzèr (Tabula fati, Chieti 2007).
Ha vinto una novantina di primi premi in concorsi letterari nazionali e internazionali.
Fiorella Borin
IL PITTORE MERDAZZÈR
Racconto Secondo classificato al Premio Tabula fati 2006
Copertina di Alice Burattini
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-113-3]
Pagg. 48 - € 4,50
http://www.edizionitabulafati.it/pittoremerdazzer.htm
lunedì 29 gennaio 2007
Novità: LUCEAN LE STELLE... di Maria Rosa Pantè
Venezia, primissimi anni del secolo XVII. Una storia di rabbia e amore tra un professore di matematica e una donna del popolo, illetterata ma di famiglia onorata. Il coraggio di una donna concreta, capace di sfidare con la sua saggezza di popolana le ipocrisie di un mondo occupato solo a mantenere apparenze di decoro. Una concubina, o, per le orecchie sensibili dell’epoca, una fantesca.
Galileo Galilei e Marina Gamba, e i loro figli, una storia di vita quotidiana distrutta da una macchina che fu macchina divina e infernale a un tempo, e dal desiderio di carpire i segreti movimenti del cielo, in nome di una rivoluzione che cambiò la struttura dell’universo. Non solo lo scienziato pagò per questo.
Maria Rosa Pantè è nata nel 1961 a Borgosesia, in provincia di Vercelli. Qui abita e lavora.
Ha partecipato a diversi concorsi di poesia e ha conseguito premi sia per la poesia, che per la saggistica. Ha pubblicato il libro di poesie e prose L'amplesso retorico. Voci femminili dal mito, Campanotto.
Maria Rosa Pantè
LUCEAN LE STELLE...
Racconto secondo classificato al Premio Tabula fati 2004
Copertina di Ernesto Carbonetti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-061-7] - € 4,00
http://www.edizionitabulafati.it/lucean.htm
Galileo Galilei e Marina Gamba, e i loro figli, una storia di vita quotidiana distrutta da una macchina che fu macchina divina e infernale a un tempo, e dal desiderio di carpire i segreti movimenti del cielo, in nome di una rivoluzione che cambiò la struttura dell’universo. Non solo lo scienziato pagò per questo.
Maria Rosa Pantè è nata nel 1961 a Borgosesia, in provincia di Vercelli. Qui abita e lavora.
Ha partecipato a diversi concorsi di poesia e ha conseguito premi sia per la poesia, che per la saggistica. Ha pubblicato il libro di poesie e prose L'amplesso retorico. Voci femminili dal mito, Campanotto.
Maria Rosa Pantè
LUCEAN LE STELLE...
Racconto secondo classificato al Premio Tabula fati 2004
Copertina di Ernesto Carbonetti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-061-7] - € 4,00
http://www.edizionitabulafati.it/lucean.htm
martedì 29 ottobre 2002
Novità: BIGLIETTO DI SOLA ANDATA di Stanislao Liberatore
Una storia d’amore, giunta a un culmine che è al tempo stesso l’inizio di una dolorosa e forse anche incerta separazione; l’ebbrezza dei sensi, la tenerezza per i tanti piccoli, intimi gesti e per i vezzi fisici dell’amata; l’idea dominante che quel particolare incontro ha segnato una profonda cesura nell’esistenza dell’autore, quasi una rinascita fisica e mentale dettata dall’amore; l’oscura ma incrollabile certezza che la lontananza non allenta, anzi rinserra i legami affettivi, per il suo stesso preservarli dall’abitudine.
Stanislao Liberatore, giornalista professionista, è nato a Pescara il 14 luglio 1966. E’ laureato in Scienze Politiche (indirizzo storico – politico) e ha conseguito, in qualità di borsista, il Master in Comunicazione Efficace e Programmazione NeuroLinguistica. Nel giugno del 2000 si è specializzato in giornalismo estero all’Università LUISS – Guido Carli di Roma ed è stato, nell’ultimo triennio, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo nel triennio 2004 – 2007.
Stanislao Liberatore
BIGLIETTO DI SOLA ANDATA
Presentazione di Silvana Cellucci
In copertina: Vito Pancella, Busto femminile con maschera (1993)
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-005-6]
Pagg. 32 - € 1,00
http://www.edizionitabulafati.it/soloandata.htm
Stanislao Liberatore, giornalista professionista, è nato a Pescara il 14 luglio 1966. E’ laureato in Scienze Politiche (indirizzo storico – politico) e ha conseguito, in qualità di borsista, il Master in Comunicazione Efficace e Programmazione NeuroLinguistica. Nel giugno del 2000 si è specializzato in giornalismo estero all’Università LUISS – Guido Carli di Roma ed è stato, nell’ultimo triennio, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo nel triennio 2004 – 2007.
Stanislao Liberatore
BIGLIETTO DI SOLA ANDATA
Presentazione di Silvana Cellucci
In copertina: Vito Pancella, Busto femminile con maschera (1993)
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-005-6]
Pagg. 32 - € 1,00
http://www.edizionitabulafati.it/soloandata.htm
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